venerdì 2 marzo 2018

Il minestrone, amico e nemico della bilancia ?

 
 
L’ idea comune è che il minestrone sia una piatto salutare e persino che possa far dimagrire.
 Non a caso è stata anche ”inventata” la dieta del minestrone.
 A questo proposto è meglio chiarire come il minestrone possa essere un piatto salutare
 ma non certo indicato in caso di ritenzione idrica od obesità, che possono addirittura peggiorare.
 I sali presenti nelle tutte le sue verdure, infatti, possono liberarsi e favorire la ritenzione idrica, cellulite ed ipertensione arteriosa.
 Curiosamente la medicina ufficiale ha effettuato una notevole campagna contro il cloruro di sodio, contenuto nel sale da cucina o in alcuni alimenti,
 mentre ha totalmente trascurato questo aspetto, più significativo perché il sale non è solo uno ma è la somma di tutti quelli presenti nelle varie verdure.
 Da un altro punto di vista, il minestrone può essere utile qualora, per qualsiasi motivo, si siano persi dei sali,
 per esempio con la sudorazione dello sportivo, diarrea o malattie debilitanti.
 E’ questo un piatto tipico della cucina del nord Italia, ma è nato quando la maggior parte della popolazione faceva un lavoro manuale che implicava una perdita di Sali.
 Se proprio non se ne può fare a meno meglio associarlo con altri alimenti ad azione antidiuretica nello stesso pasto.
  

La vitamina D riduce l’infiammazione!

Uno studio pubblicato sul prestigioso “Cancer Prevention Research ha mostrato come la supplementazione con vitamina D sia stato in grado di ridurre l’infiammazione in un gruppo di donne in post-menopausa con valori di Vitamina D inferiori a 32ng/mL.
 Le donne sono state divise in due gruppi ed entrambe sono state sottoposte ad un programma di dieta ipocalorica ed attività fisica.
 Ad un gruppo è stata somministrata vitamina D (2.000 U.I al giorno) e all’ altro il placebo.
 Entrambi i gruppi hanno perso peso ma solo il gruppo supplementato con vitamina D ha mostrato una riduzione significativa di una parametro molto importante di infiammazione, l’ INTERLEUKINA 6.

 Ora capite perché attribuisco così tanta importanza alla vitamina D.

 Cancer Prev Res. 2015 Jul; 8 (7); 628-35


 

La vera “bufala”nutrizionale: la caprese fa dimagrire ?

La caprese viene considerata un piatto freddo e leggero ottimo nella stagione estiva anche, e soprattutto, se si è a dieta.
 In realtà è un piatto in cui si sommano i sali minerali, presenti abbondantemente nel pomodoro, al calcio e ai Sali presenti nella mozzarella.
 Presenta quindi una spiccata azione anti-diuretica e quindi fa trattenere liquidi e peggiorare la cellulite e la ritenzione idrica.

 Allora non è un piatto salutistico ?

 In realtà i pescatori dell’ isola di Capri, da cui deriva, conoscevano molto bene le sue proprietà nutrizionali e funzionali.
 È un piatto ottimo per ridurre gli effetti della disidratazione e della perdita di sali minerali che si può verificare nelle calde giornate estive,
 in particolare se si è stati esposti a lungo al sole o negli sportivi dopo attività sportiva intensa.
 In calcio contenuto nella mozzarella può essere utile nell’ ipertiroidismo, che si potrà giovare anche degli effetti neuro-sedativi del basilico.
 Come sempre non esistono cibi o piatti buoni o cattivi.
 Si tratta semplicemente di conoscere i loro effetti funzionali.

 
 

Avocado: un vero toccasana per la tiroide

Un recente articolo pubblicato su una importante rivista scientifica*  ha evidenziato le proprietà benefiche e protettive dell’ avocado sulla tiroide e una riduzione delle malattie tiroidee associato al suo utilizzo.
 Questo può essere dovuto al suo contenuto di acidi grassi monoinsaturi, tirosina e iodio nonchè agli effetti antiossidanti, antiinfiammatori ed anti-lipidici degli altri suoi nutrienti.

 *Journal of Pharmacy and Pharmacology 4 (2016) 108-118

  
  

Premio Nobel per l’Autofagia… Ve l’avevo detto!


l giapponese Yoshinori Ohsumi ha vinto il Nobel per la medicina per i suoi studi condotti sull’ Autofagia.
 E’ questo un meccanismo biologico che consente alla cellula di riciclarsi e rinnovarsi.
 Si butta quanto è danneggiato o poco efficiente, si ricicla il resto.
 La medicina Anti-Aging ha sempre attribuito molta importanza a questo processo, conosciuto dagli anni 60.
 Oggi i media ne hanno enfatizzato gli effetti positivi sulle malattie cronico degenerative
 e che riguardano il sistema immunitario ma è importantissima anche, per esempio, per il cuore e per l’aging.
 Chi invecchia bene ha un’ autofagia efficiente, che resetta periodicamente il suo organismo, così come avviene per un PC.
 Fra i sistemi in grado di stimolare l’ autofagia, e agire positivamente sull’ invecchiamento,
 ricordo la restrizione calorica (di circa il 30% delle calorie) e il digiuno intermittente (intermittent fasting).

 Esiste poi un altro modo per stimolare l’ Autofagia e lo spiegherò al
 Congresso Europeo di Medicina Anti-Aging di Parigi il 23 ottobre nella relazione: "SPERMIDINE, GEROPROTECTION AND AUTHOFAGIA ENHANCEMENT"
 (Spermidina, Geroprotezione e miglioramento dell' Autofagia).
 Posso dire di essere un pioniere in questo settore.
 La spermidina è un nuovo geroprotettore che ha evidenziato la sua straordinaria capacità di stimolare l’ autofagia in diversi specie animali negli studi sperimentali.
 Quando potrà essere utilizzata nell’ uomo come integrazione nutrizionale
 si sarà fatto un passo in avanti verso la vera prevenzione delle malattie legate all’ invecchiamento e l’ Healthy Aging.

 

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 PER CONTATTARMI:
 
Dott. Claudio Tomella
 Nutrizionista
 Iscritto all'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Milano  N° 32143
 Tel. 348-66.82.390 - 388-30.61.430
 E-mail: studio@tomella.it

  

COSA NON BISOGNA FARE quando l’ ago della bilancia è salito e i vestiti stringono

Ogni anno la stessa storia.

 Buoni propositi prima (“Quest’anno sarà diverso: non abbufferò ad ogni occasione”) e dopo (“Ora basta ! Le feste sono finite e mi metterò in riga).
 Ecco qualche dritta che deriva dalla mia esperienza coi pazienti.
 Non porti obiettivi irraggiungibili. Se sono bastate 2 settimane per aumentare di 3 kg ce ne vorranno almeno 4 per perderli.
 In tutta sincerità con te stesso, non ripetere quello che, senza successo, hai già provato gli scorsi anni con risultati scadenti.
 Sarebbe l’ ennesimo fallimento.
 Non iniziare a saltare i pasti senza una strategia precisa. Mangerai di più e peggio nei pasti successivi.
 Non iscriverti in palestra se poi, come tutte le altre volte, non la frequenterai con regolarità.
 Non fare attività fisica intensa se non sei allenato.
 Stresseresti solo te e il tuo organismo col rischio di perdere più massa magra che massa grassa.
 Non rinunciare per forza a “tutti” i  cibi che sono gratificanti.
 La rinuncia porta stress e lo stress porta a mangiare di più.
 Non ti pesare ogni giorno e soprattutto dopo essere andato al ristorante con amici.
 Pesandoti il peso non scende ma aumenta lo stress e la frustrazione.
 Basta 1 volta alla settimana.
 Non fare la mossa poco furba di saltare la colazione di tua iniziativa.
 Ti farà mangiare più cibo spazzatura a metà mattina, a merenda o alla sera.
 E’ inutile che cerchi come un ossesso gocce drenanti e detox ovvero una pastiglia brucia grassi. Non esiste!!!!
 Sai che le diete fai da te e all’ ultima moda non funzionano e possono talvolta essere dannose per il metabolismo.
 Allora stanne lontano.
 


  

L'ananas fa dimagrire? Vero o Falso?

Falso!

L’ ananas è un frutto tropicale, che come molti frutti esotici, è ricco di nutrienti e vitamine, in grado di sostenere l’ organismo delle popolazioni del luogo in momenti di grande caldo e con poca disponibilità di altro cibo. In sé è una ricchezza dal punto di vista nutrizionale.
Ma attenzione, ho scritto ricco…!

E’ vero che possiede una nota azione diuretica.

Tuttavia, non può si dire che sia povero di zuccheri semplici e soprattutto possiede un indice glicemico piuttosto elevato… Per intendersi, simile a quello della banana.

In altri termini se mangiato alla sera alla fine di un pasto più che bruciare i grassi favorirà il loro accumulo, dal momento che può alimentare la secrezione di insulina. Questo effetto è maggiore di quello diuretico, in una persona che vuole perdere peso.

Non ho ancora incontrato una persona.

Tuttavia l’ ananas può essere utilizzato in maniera “furba” in due modi:

1) per favorire la digestione delle proteine.  quindi può essere usato alla fine di un pasto proteico a base, per esempio, carne rossa. In questo caso migliora la detossificazione e favorisce la digestione. Anche in questo caso, meglio non alla sera. La quantità è di circa ¼ di ananas al giorno.

2) per concludere un pasto in cui si è consumato un fritto (es. patate fritte o fritto di pesce, etc.). In questo caso gli zuccheri presenti nell’ ananas possono essere utili al fegato per svolgere la sua azione detossificante, insieme ad una verdura cruda, da consumare nel medesimo pasto. In questo caso la quantità è ridotta, a circa 1/8 di ananas.