Scopri perché.
Forse pensi di seguire una dieta salutistica perché mangi senza grassi e magari non assaggi un alimento fritto da anni…
Si però il grasso aumenta, a
livello centrale (pancia) o periferico (gambe/cosce, etc), tu non ti
senti completamente in forma e piena di energia.
Allora quale sarebbe la modalità di cottura migliore?
Risposta: TUTTE
Lo stesso alimento se
utilizzato crudo, soffritto, trifolato, fritto, in pastella, alla
griglia, alla piastra, lesso, bollito, stufato, al forno, al vapore
etc. esercita, quando incontra il nostro organismo, effetti diversi.
Perché ?
Le differenti modalità di cottura hanno effetti diversi sulle FUNZIONI ORGANICHE e GLI ORMONI del nostro organismo e noi potremmo utilizzarle tutte sapientemente così come si fa con le note di uno spartito principale.
L' importante è mantenere l’ ARMONIA ovvero l’ equilibrio complessivo nella sequenza dei pasti.
Mi spiego meglio, seguimi..
Ora mi focalizzerò solo sul fritto perché parlare di tutte le modalità di cottura sarebbe dispersivo… Lo farò nei prossimi post.
Il fritto, se ben fatto, possiede una
serie di azioni funzionali che, possono essere utili per la riduzione
del grasso viscerale, di quello periferico o per dare uno stimolo al
metabolismo.
Capiamo PERCHÉ:
1) Recenti studi scientifici hanno dimostrato come i cibi cotti nell’olio portano a una secrezione di insulina e di C-peptide più bassa da parte dell’organismo,
riducendo l’ accumulo di grasso corporeo viscerale. I cibi fritti o
ripassati tendono a trasformare la natura degli zuccheri contenuti
negli alimenti, rendendoli meno assorbibili da parte del nostro
organismo e contribuendo alla riduzione del grasso addominale.
2) Il fritto e le sue modalità intermedie (es. soffritto, trifolato…) produce uno stimolo alla funzione della cellula epatica, o per meglio dire, del polo biliare dell’ epatocita (cellula del fegato), determinando la liberazione di bile nell’intestino.
E’ uno stimolo tossico e stressogeno per la cellula ? RISPOSTA Si… MA
Ricordiamo la differenza fra Eustress (stress positivo per la cellula) e Distress (stress negativo per la cellula).
In questo caso è uno STIMOLO di breve durata ed intensità che non
determina danni cellulari ed anzi accelera il metabolismo del
FEGATO e il catabolismo degli ESTROGENI (vedi dopo). E’ quindi una
sorta di eustress o di stimolo ormetico.
Inoltre, con le associazioni alimentari giuste nel medesimo pasto, lo
stress del fritto sarà bilanciato dagli altri alimenti e non
determinerà alcun carico digestivo o metabolico.
3) Il fatto di accelerare il CATABOLISMO DEGLI ESTROGENI (ovvero la loro degradazione) è importante perché fra le cause principali di ADIPOSITÀ LOCALIZZATA e CELLULITE vi è proprio un eccesso locale di estrogeni. I risultati sono fantastici…
Il fritto per essere “sano” deve avere alcune caratteristiche:
- Deve essere preparato con olio extravergine di oliva di buona qualità.
- Non deve superare il punto di fumo (di solito non oltre i 160/180°).
Se l’ olio fuma ed emette un odore acro bisogna buttarlo via.
- Bisogno utilizzare l’ olio per friggere una volta sola.
- Bisogna evitare che con la cottura gli alimenti si “colorino” troppo.
- Bisogna immergere tutto l’ alimento nell’ olio (non parzialmente).
Friggendo il grasso è all’ esterno ma all’ interno la brusca
disidratazione che si verifica per via della elevata temperatura, non
lo fa passare.
- Infine bisogna asciugare l’ alimento, dopo la frittura, con carta paglia.
- E’ necessario associare l’ alimento fritto nello stesso pasto con gli
alimenti giusti: una verdura cruda e un frutto, per esempio.
Con che frequenza si può mangiare il fritto ?
In questo caso la risposta è: DIPENDE…
Dalle condizioni dell’ individuo, dall’ età, dalle patologie
concomitanti o da quelle su cui si vuole agire (es. steatosi, ovaio
micropolicistico, cellulite).
In generale, uno stimolo di questo genere in una persona sana può
essere fornito da 1 a 2 volte alla settimana senza alcun problema e con
i vantaggi sopra descritti.
Allora… Non sentirti in colpa se qualche volta vuoi mangiare:
2 patate fritte, insalata verde mista, 1 mela
Il tuo fegato ti ringrazierà!
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