venerdì 9 dicembre 2011

Deficit della disfunzione erettile: qualche nuova idea


DEFICIT DELLA DISFUNZIONE ERETTILE: QUALCHE NUOVA IDEA
Oltre al testosterone molti altri ormoni e neuro-trasmettitori sono coinvolti nell’atto sessuale: alfa-MSH, ACTH, vasopressina, ossitocina, prolattina, diidro-testosterone, DHEA, GH e inoltre, adrenalina, noradrenalina, serotonina e dopamina.
A proposito di ormoni bisogna poi sapere che lo stress cronico favorisce la conversione dei precursori degli ormoni steroidei, colesterolo e pregnenolone, in cortisolo anziché in testosterone.
E’ come se il flusso di un fiume venisse deviato in caso di necessità (condizione di stress) in luoghi in cui la presenza di acqua (nel nostro caso cortisolo) è più vitale a discapito di quelle zone che normalmente vengono bagnate dallo stesso fiume ma che sostengono attività meno vitali per l’ organismo (attività riproduttiva e funzione erettile attraverso il testosterone).
Quindi l’ efficienza sessuale del maschio dipende dall’ equilibrio e dall’ efficienza di tutti queste componenti, ma non solo.
Al di là da dell’ aspetto ormonale, infatti, l’  efficienza ovvero la disfunzione erettile sono condizionate anche da altri fattori e fra questi lo stress ossidativo gioco un ruolo tutt’altro che secondario.
Se infatti il ruolo del selenio e della vitamina E è quello che viene conosciuto dai più in realtà è la condizione di stress ossidativo, spesso specchio di uno stile di vita non corretto, a favorire la disfunzione erettile, come evidenziato nell’ articolo di Zhang (Int J Androl. 2010 Jun 24. Dietary antioxidants improve arteriogenic erectile dysfunction.Zhang Q, Radisavljevic ZM, Siroky MB, Azadzoi KM.Department of Urology, VA Boston Healthcare System and Boston University School of Medicine, Boston, MA, USA.).
Quindi, magari dopo un adeguato inquadramento genomico e alla riduzione per quanto possibile delle cause note di stress ossidativo, è utile instaurare una stile alimentare con una adeguata quantità di nutrienti ad azione antiossidante ovvero una integrazione con nutraceutico ad hoc quando vi sia l’ indicazione.
Un altro fattore che influenza la funzione erettile da tenere in considerazione è rappresentato dal nitrile ossido (NO). 
Con l’ invecchiamento si verifica una progressiva perdita della funzione endoteliale legata in gran parte alla biodisponibilità e/o bioattività di ossido nitrico e questo è ritenuto responsabile dell’ insorgenza o dell’ aggravamento di più patologie legate all’ età.
In particolare, per quanto riguarda le azioni sugli gli organi sessuali maschili, l’ ossido nitrico aumenta il flusso di sangue nei genitali, aumenta la fermezza e durata dell’ erezione e il numero degli spermatozoi.
Inoltre, come evidenziato da Lasker (A Review of the Pathophysiology and Novel Treatments for Erectile Dysfunction.Lasker GF, Maley JH, Kadowitz PJ.Adv Pharmacol Sci. 2010) il trattamento con inibitori del PDE 5 (Cialis, Levitra, ecc.) nei soggetti con valori di nitrile ossido basso è inefficace.
Le strategia nutraceutica utilizzata per migliorare e stabilizzare i livelli di nitrile ossido sono rappresentati dalla integrazione con un suo importante precursore, l’ L-Arginina, come sempre i dati di letteratura confermano (Urol Int. 1999;63(4):220-3. Effectiveness of oral L-arginine in first-line treatment of erectile dysfunction in a controlled crossover study.Klotz T, Mathers MJ, Braun M, Bloch W, Engelmann U.Department of Urology, University of Cologne).
Un intervento complessivo può prevedere anche l’utilizzo sinergico di queste risorse terapeutiche (nutraceutico che stimoli l’innalzamento del testosterone libero e degli ormoni coinvolti nello stress, dei livelli di antiossidanti e di nitrile ossido) oltre naturalmente ad un intervento mirato sullo stile di vita della persona o ad ulteriori indicazioni qualora lo specialista lo ritenga opportuno.
Articolo del Dott.Claudio Tomella Pubblicato sul sito nutraceutico.it