Il
termine metabolismo significa “cambiamento” (dal greco μεταβολή ) e questo ci indica come nel nostro organismo le
reazioni chimiche avvengono in modo dinamico.
Bisogna
differenziare il metabolismo basale, che individua la quantità di energia
necessaria per far funzionare il nostro organismo a riposo, dal metabolismo
intermedio che è un indicatore di come vengono utilizzati e degradati zuccheri,
grassi e proteine.
Il
metabolismo può essere distinto in catabolismo, che comporta la degradazione di
molecole complesse in molecole più semplici e anabolismo che produce molecole
complesse a partire da nutrienti più semplici.
L’alimentazione
e l’attività fisica esercitano una azione su tutti questi processi che quindi è
utile conoscere.
Uno
dei pionieri della nutrizione ortomolecolare (dal greco othòs – giusto,
equilibrato) il biochimico George Watson fu il primo a distinguere gli
individui in iperossidatori, ipoossidatori e normoossidatori.
Iperossidatori
sono persone il cui metabolismo e quindi i cambiamenti sono veloci: queste
persone metabolizzano bene gli zuccheri, poco i grassi e meglio le proteine.
L’
iperossidatore ha un metabolismo veloce ed è quindi necessario inserire nella
sua dieta sostanze a lenta combustione in modo da bilanciare l’eccessiva velocità
con cui l’ organismo brucia l’ energia prodotta dagli alimenti. Sarà utile
ridurre i carboidrati ed aumentare grassi e proteine per mantenere i livelli di
energia costante. In questo caso il catabolismo tende a prevalere sull’
anabolismo e un adeguato livello di proteine preserverà dalla perdita eccessiva
di massa magra (sarcopenia).
I
grassi buoni (mono e polinsaturi) favoriranno una adeguata scorta di energia nel tempo (utile in coloro
i quali praticano sport di resistenza), rallenteranno la gluconeogenesi
(sintesi di glucosio da precursori non glicidici) che se eccessiva può favorire la sarcopenia e
aiuteranno a frenare i picchi di iperglicemia o a stabilizzare l’ irregolarità
glicemica di questi individui.
L’
iperossidatore è tale perché in lui le due ghiandole che determinano l’ accelerazione
del metabolismo, tiroide e surrene, sono iperfunzionanti e l’ attività dei
mitocondri e del ciclo di krebs è esuberante.
I
sintomi che questa iper attività può comportare sono: alta temperatura
corporea, scarsa sensibilità al freddo, ansietà, nervosismo, allergia, cute e
capelli grassi, sudorazione eccessiva, allergie, ipertensione arteriosa,
ipertiroidismo, iper surrealismo, gastrite e dispepsia, intolleranza ai glucidi
o diabete. Scarsa
La
caratteristiche mentali del metabolizzatore veloce comprendono estroversione,
nervosismo, competizione e/o aggressività, potenziale o conclamata. Vi è
dominanza del sistema nervoso ortosimpatico su quello parasimpatico.
Gli
iperossidatori richiedono vitamine e
minerali che rallentino l’ iperattività della tiroide e del surrene.
Necessiterà
di : Calcio, Magnesio, Zinco, Rame vitamina
A, Vitamina B2, D3, inositolo, colina
Cibi sconsigliati
Caffè,
the e sostanze stimolanti
Zucchero,
dolci, bibite gassate
Cacao
(concessa una piccola quantità di cioccolato fondente)
Stile
alimentare eccessivamente ricco di carboidrati semplici
Alcolici
Cibi consigliati
Alimenti
ricchi di calcio (latte e derivati, yogurt, insalata , molluschi)
Carne,
pesce e uova
Oli
e grassi: olio extravergine di oliva, burro, mandorle, nocciole, noci, arachidi
Gli
zuccheri vanno ridotti o bilanciati perché il le conseguenze del loro eccesso
determinerebbe stress surrenalico e tiroideo e questo spesso contrasta con l’
appetenza e il desiderio dell’ iperossidatore che proprio perchè brucia
velocemente tende a ricercare gli zuccheri semplici che portano energia
immediata ma scatenano anche il circolo vizioso della “fame” di zuccheri.
Sarà
utile quindi usare alimenti a basso indice e carico glicemico e “rallentare” l’
assorbimento degli zuccheri con appropriate associazioni alimentari. Da
segnalare come un eccessivo utilizzo di cereali integrali per il loro contento
in acido fitico può diminuire l’ assorbimento di calcio e magnesio che in
queste persone sono minerali preziosissimi..
Metabolizzatore lento o
ipossidatore:
E’un
quadro in cui l’ organismo metabolizza il nutrimento assimilato in modo più
lento di quello ideale. Spesso è una condizione associata ad ipoattività
tiroidea e surrenale. Vi è una dominanza del sistema nervoso parasimpatico su
quello ortosimpatico. E’ sconsigliato utilizzare alla sera un primo piatto a
base carboidrati, frutta particolarmente “zuccherina” o dolci.
I
sintomi associati comuni comprendono:
bassa
temperatura corporea, affaticamento, stipsi, depressione, arteriosclerosi,
accumulo di metalli tossici, diabete senile, ipotiroidismo, ipotensione,
iposurrenalismo, ipoglicemia, lupus, sindrome premestruale, artrosi,
osteoporosi. L’ ipossidatore è stanco e afflitto da demotivazione psicologica.
Sono
da raccomandare vitamine e minerali che migliorano al funzione tiroidea e
surrenalica.
Sono
persone che è possibile abbiano problemi di sovrappeso od obesità per la loro
scarsa capacità di ossidazione degli alimenti. La scarsa funzione tiroidea sarà
evidenziata dalla bassa temperatura corporea al mattino misurata a livello
ascellare (< 36.4 °C),
mani e piedi freddi, costipazione; dal punto di vista mentale prevarranno l’
introversione e un tono dell’ umore piuttosto deflesso, scarsità di energia. I
bassi livelli di cortisolo alla mattina e la tiroide che stenta ad entrare in
gioco giustificheranno la stanchezza mattutina e tempi allungati per scendere
dal letto per affrontare la giornata. E a proposito di stress l’ ipoossidatore
si protegge tendendo ad aggirare gli ostacoli più che ad affrontarli.
Incapacità ad affrontare situazioni difficili e stressanti.
Andranno
assolutamente ridotti i prodotti caseari, ricchi di calcio. Bisognerà non
eccedere nei prodotti ricchi di soia, che potranno rallentare la funzionalità
tiroidea. Saranno utilizzati carboidrati a basso indice glicemico, cereali
integrali e frutta fresca (preferibilmente con una buona quota di iodio).
L’
ipoossidatore necessiterà di: Vitamine: iodio, manganese, potassio, zinco, ferro, selenio e rame, magnesio A,
betacarotene, vita B1, Vit B6, vitamina E, Vitamina C, acido folico,
bioflavonoidi, niacina, TIROSINA, EPA/DHA, GLA
Sostanze
stimolanti come cola, guaranà etc. o piante adattogene come eleuterococco,
liquirizia, ginseng, schisandra.e stimolanti il sistema immunitario come le proteine del timo
Cibi sconsigliati
Latte
e derivati
Salumi
tutti
Cereali
( riduzione soprattutto alla sera)
Farina
bianca e derivati
Soia
e derivati
Cibi consigliati
Pesce
ricco di iodio: crostacei, merluzzo, sogliola, , pesce persico,
Frutta:
fragole, pere, ananas, melone, frutti di bosco, pompelmo, melagrana, pesche,
mandarini
Verdure:
sedano, melanzane
I
normoossidatori possono stare allora
“tranquilli” e mangiare e fare qualsiasi cosa ? Direi di no. Certo, sono
avvantaggiati fino ad una certa fase della loro vita nel mantenere un peso
corporeo stabile per la corretta metabolizzazione dei macronutrienti
(carboidrati, proteine e grassi): con l’ età il MB scende e qualche problema di
peso potrebbe subentrare. Tuttavia, possono essere carenti di micronutrienti e
vitamine essenziali per il benessere e il “bellessere” che solo una dieta
equilibrata e povera di “cibi e di uno stile di vita spazzatura” può dare.