venerdì 10 febbraio 2012

DHEA e PELLE

Giunto alla ribalta con slogan pseudo-giornalistici come l’ “Ormone della giovinezza “ o l’ “Elisir della Felicità” il DHEA è un ormone in grado di svolgere azioni significative su un ampio spettro di organi e tessuti dell’ organismo che giocano il ruolo di attori protagonisti nell’ invecchiamento dell’ organismo, fra cui la pelle.
Il DHEA (deidroepiandrosterone) è prodotto principalmente nella CORTECCIA SURRENALICA sotto lo stimolo dell’ ACTH ipofisario ma viene anche secreto dalle ovaie, dai testicoli, dalla PELLE e addirittura dal CERVELLO, dove è ampiamente rappresentato (viene considerato per questo un “neuro steroide”).
È l’ormone più abbondante nel plasma di uomo e donna dove viene usualmente dosato nella sua forma coniugata allo zolfo, il DHEA’ S, che è considerata molto stabile e affidabile.
Il suo declino accompagna, e probabilmente favorisce, l’ aging.
Presenta un ritmo circadiano diurno, anche se meno evidente di quello del cortisolo.
Il DHEA compie il suo lavoro indirettamente, trasformandosi in altri ormoni steroidei (testosterone, androstenedione ed estrogeni) e anche direttamente come avviene tipicamente nel cervello in cui la sua attività di neuro-steroide può compiersi attraverso un meccanismo non-genomico (quindi rapido, mediato dall’ effetto di neurotrasmettitori) ovvero genomico (quindi più lento,  dal momento che presuppone cambiamenti nell’espressione genica).
È stato da tempo evidenziata l’ importanza del DHEA nella reazione di adattamento allo STRESS, per la sua attività complementare a quella del cortisolo nell’ambito di un equilibrio sincrinologico. È infatti nota l’importanza, per il corpo e per la mente, dell’ormone catabolico cortisolo nelle delicate situazioni di emergenza e pericolo. Forse meno nota, ma ugualmente importante,  è l’azione del DHEA che è invece un ormone anabolico che interviene nella reazione allo stress bilanciando l’azione del cortisolo e  proteggendo dalla sarcopenia, dall’osteopenia, dallo sbilanciamento dell’ asse immunologico TH2 (cortisolo) TH1 (DHEA) che può essere indotta da un eccesso di cortisolo. Sulla base degli autorevoli studi condotti sui centenari è stato addirittura stimato un rapporto ideale fra DHEA e cortisolo (15-25 volte a favore del  primo) in cui questa ratio contribuisce a mantenere lo stato di salute nel tempo e una buona risposta allo stress.
Una carenza di DHEA si accompagna a stanchezza, fisica e mentale, ansietà e scarsa resistenza allo stress, depressione, perdita della memoria, diminuzione del desiderio sessuale, perdita di peli ascellari e pubici.
Ma il DHEA svolge anche importanti azioni sulla pelle, anche se i meccanismi coinvolti per lungo tempo non sono stati chiari. A fare chiarezza ci può aiutare questo interessante articolo pubblicato sul British Journal of Dermatology nel 2010.
[Skin responses to topical dehydroepiandrosterone:implications in antiageing treatment?
M. El-Alfy, C. Deloche,* L. Azzi, B.A. Bernard,* F. Bernerd,* J. Coutet,* V. Chaussade,* C. Martel, J. Leclaire*and F.]
Questa articolo inizia col rammentarci come modelli pre-clinici (condotti sugli animali) hanno mostrato come il DHEA sia in grado di aumentare il numero e le dimensioni delle ghiandole sebacee e di accelerare al guarigione delle ferite: fra i sintomi più evidenti della carenza a livello cutaneo di DHEA vi è proprio la secchezza della pelle.
Poi, studi condotti in vitro e in vivo hanno mostrato come il DHEA sia implicato nella regolazione del collagene  e nella sintesi delle metalloproteasi, una famiglia di enzimi proteolitici coinvolti in un complesso processo multifasico della pelle chiamato rimodellamento tissutale, che gioca un ruolo importante nel photo-aging.
In questo studio in doppio cieco, randomizzato e controllato, è stata arruolata un popolazione di 75 donne in post-menopausa trattate per 13 settimane due volte al giorno con 3.0 mL di  DHEA in crema allo 0,1 % / 0,3% / 1% / 2 % (versus placebo)  e tutte sono state sottoposte a biopsia cutanea, prima e dopo il trattamento.
  • Lo studio ha evidenziato un aumento del numero dei recettori per gli androgeni (evidenziato attraverso la biopsia), tanto maggiore quanto maggiore è stato il dosaggio di DHEA utilizzato.
  • Si  evidenziato un aumento della sintesi di fibre collagene di tipo I e di tipo III con il trattamento con DHEA, rispetto al placebo.
  • Inoltre con la stessa metodologia, è stata evidenziata un’ aumento nell’espressione di una “Heat Shock Protein” (HSP 47), ritenuta in grado di favorire la sintesi di pro collagene, soprattutto con  i due dosaggi elevati di DHEA.
Il DHEA bioidentico è quindi efficace per via topica, ma anche per via generale, nel ridurre la secchezza della pelle e le alterazioni del collagene che accompagnano l’aging.
Ma veniamo alle note dolenti. Il DHEA è un ormone androgeno e come tale può essere controindicato quando nella storia clinica della paziente è presente acne severa, irsutismo o sindrome dell’ovaio policistico.
Del resto la terapia può essere prescritta solo dallo medico specialista dopo una accurata visita e l’esecuzione di esami di laboratorio volti ad inquadrare l’equilibrio ormonale del soggetto oltre  che poi di monitorarlo, ma può essere uno strumento assolutamente determinante nella cura globale dell’ aging viste le sue numerose e fisiologiche azioni.
                                                 Dott. Claudio Tomella - www.tomella.it

                                                      

Nessun commento:

Posta un commento